La scienza spiega la storia

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La scienza spiega la storia

La disfatta di Napoleone in Russia

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Introduzione alla Campagna di Russia: Nel 1812, Napoleone Bonaparte, all’apice del suo potere, ha avviato la Campagna di Russia, un’impresa militare che si sarebbe rivelata fatale per il suo Grande Armée. Ma cosa ha causato esattamente la sua disfatta?

La scienza che spiega la storia

Questo articolo esaminerà la campagna sotto una lente scientifica per spiegare come il freddo, i materiali e la chimica hanno influenzato la sua caduta. Il freddo spietato dell’inverno russo si è rivelato un avversario formidabile per il Grande Armée di Napoleone.

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Temperature e clima della campagna di Russia

Le temperature scesero fino a -30 gradi Celsius, un clima così estremo da sfidare non solo la resistenza fisica delle truppe, ma anche la funzionalità del loro equipaggiamento. Dal punto di vista meteorologico, le condizioni atmosferiche in Russia durante l’inverno sono tra le più estreme del pianeta. L’aria gelida polare scende da latitudini più settentrionali, portando condizioni di freddo intenso. Questo tipo di clima è caratterizzato da temperature medie mensili che rimangono ben al di sotto dello zero per lunghi periodi. La stagione invernale, in particolare in Russia, è notoriamente lunga e dura, estendendosi da ottobre fino ad aprile.

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Fisiologia umana, fenomeni di vasocostrizione, ipotermia, congelamento

Storicamente, pochi eserciti avevano precedentemente tentato campagne militari in tali condizioni climatiche. Il corpo umano, nella sua complessità fisiologica, risponde al freddo intenso attraverso una serie di meccanismi di difesa. Ad esempio, la vasocostrizione periferica riduce il flusso sanguigno agli arti per mantenere il calore nel nucleo del corpo.

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Tuttavia, queste misure possono portare a condizioni come l’ipotermia e il congelamento se l’esposizione al freddo è prolungata. Senza un adeguato riparo o vestiti caldi, le truppe erano vulnerabili a queste condizioni.

Fisica e chimica nelle condizioni di guerra nei ghiacci

Dal punto di vista chimico e fisico, l’acqua, una risorsa fondamentale per la sopravvivenza, diventa inaccessibile quando si congela a temperature così basse. La neve può essere fusa per fornire acqua, ma ciò richiede energia e combustibile, entrambi risorse preziose e spesso scarse in situazioni di guerra.

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Strumenti militari e influenze del freddo

Anche gli strumenti militari sono stati pesantemente influenzati dal freddo. Ad esempio, la pietra focaia,

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utilizzata per innescare la polvere da sparo nelle armi da fuoco dell’epoca, diventa inefficace a temperature sotto i -30 gradi Celsius a causa della diminuzione dell’attrito. Inoltre, il metallo diventa più fragile a temperature estremamente basse, rendendo le lame delle spade soggette a rottura.

Indumenti dei soldati francesi; lana e lino

Infine, gli indumenti dell’epoca, realizzati principalmente in lana o lino, fornivano una protezione limitata contro il freddo.

La lana, pur avendo buone proprietà isolanti, perde la sua efficacia quando è bagnata, e il sudore umano o la neve possono facilmente comprometterne l’efficienza. Il lino, d’altro canto, ha una bassa resistenza termica e offre poca protezione contro il freddo.

In conclusione, le sfide poste dal freddo inverno russo erano molteplici e interconnesse, che vanno dalla fisiologia umana alla chimica e alla fisica degli elementi, fino alla tecnologia dell’epoca. La disfatta del Grande Armée di Napoleone in Russia è un esempio di come le forze della natura possono giocare un ruolo critico nel determinare l’esito delle vicende umane.

Materiali

La disfatta di Napoleone nella campagna di Russia non è stata solo una questione di strategia o numeri, ma anche di scienza. L’esercito francese ha dovuto affrontare sfide fisiche, chimiche e antropologiche senza precedenti, tutte legate al freddo estremo. Il freddo ha avuto un impatto diretto e devastante sulla salute e l’efficacia delle truppe.

Fisiologia del corpo umano e relazione con la dura prova del freddo estremo

Dal punto di vista fisico, le basse temperature hanno messo a dura prova il corpo umano. I tessuti usati per le uniformi dell’esercito, principalmente lana e lino, erano insufficienti per fornire un adeguato isolamento termico.

Ipotermia

L’ipotermia, una condizione medica grave che si verifica quando la temperatura corporea scende sotto i 35 gradi Celsius, è diventata una causa comune di malattia e morte tra i soldati. Inoltre, il gelo, una condizione in cui le estremità del corpo congelano e possono sviluppare gangrena, era una minaccia costante.

Chimica del freddo e alterazione delle proprietà dei materiali

Dal punto di vista chimico, il freddo ha alterato le proprietà di molti dei materiali utilizzati dall’esercito. Ad esempio, l’olio utilizzato per lubrificare le armi tendeva a indurirsi e congelarsi a basse temperature, rendendo le armi inutilizzabili. Anche l’acqua, elemento vitale per il sostentamento e l’igiene delle truppe, era spesso congelata e inaccessibile.

Osservazioni di carattere antropologico

Dal punto di vista antropologico, l’esercito di Napoleone era mal preparato per affrontare il freddo estremo della Russia. Le truppe erano costituite principalmente da soldati francesi e dei territori occupati dell’Europa occidentale e meridionale, regioni con climi molto più miti. Non erano abituati a sopravvivere in condizioni così rigide e mancavano delle abilità e delle conoscenze necessarie per farlo.

Calzature, cuoio e altri materiali

Gli indumenti dell’epoca, come le scarpe, erano spesso fatti di cuoio, che diventava rigido e fragile quando era esposto a temperature molto basse, causando ulteriori problemi. Le scarpe si rompevano spesso, lasciando i soldati a camminare sulla neve e sul ghiaccio a piedi nudi, portando a ulteriori casi di congelamento. In conclusione, il freddo estremo ha messo in luce le deficienze negli indumenti, nell’equipaggiamento e nella preparazione delle truppe di Napoleone. Queste sfide, unite alla mancanza di approvvigionamenti adeguati e alla lunghezza della campagna, hanno contribuito alla disfatta del Grande Armée.

La chimica della disfatta

Il funzionamento degli armamenti utilizzati durante la campagna di Russia fu influenzato notevolmente dal freddo estremo, causando un declino significativo dell’efficacia combattiva del Grande Armée. La polvere da sparo,

componente fondamentale per il funzionamento delle armi dell’epoca, è una miscela di zolfo, carbone e nitrato di potassio. La sua performance è strettamente legata alle condizioni ambientali, in particolare umidità e temperatura.

Effetti negativi sulla polvere da sparo di freddo e umidità

Dal punto di vista chimico, il freddo e l’umidità hanno avuto effetti negativi sulla polvere da sparo. Il nitrato di potassio, il principale ingrediente ossidante nella polvere da sparo, è altamente solubile in acqua. Questo significa che se la polvere da sparo veniva esposta a condizioni umide o a neve, l’umidità avrebbe potuto sciogliere il nitrato di potassio, rendendo la polvere inutilizzabile. Inoltre, il freddo estremo poteva influenzare la velocità della reazione di combustione della polvere da sparo, riducendo l’efficacia delle armi. Inoltre, l’acqua condensata dalle basse temperature poteva entrare nelle canne delle armi, ghiacciando e causando ulteriori problemi. Un fucile con l’acqua ghiacciata all’interno della canna sarebbe potuto esplodere se sparato. In termini fisici, la bassa temperatura influenzò anche le proprietà meccaniche dei metalli utilizzati nelle armi e nelle attrezzature. Molti metalli diventano più fragili a basse temperature e possono rompersi o deformarsi più facilmente. Questo poteva causare la rottura di parti vitali delle armi, rendendole inutilizzabili. La combinazione di queste sfide chimiche e fisiche ha reso molto difficile per le truppe di Napoleone mantenere le loro armi in condizioni di lavoro. Inoltre, la mancanza di materiali sostitutivi e la difficoltà nel mantenere asciutti gli armamenti ha ulteriormente aggravato la situazione. Questi fattori, uniti alla scarsa preparazione per le dure condizioni invernali russe, contribuirono notevolmente alla disfatta di Napoleone in Russia.

La Campagna di Russia

Elemento Dettagli
Tipo di fucili utilizzati Fucili a pietra focaia
Modello specifico Charleville Musket Model 1777
Periodo di utilizzo del modello specifico 1777-1822
Problematiche dovute al clima Malfunzionamento a causa della polvere da sparo bagnata

Conclusione: La Campagna di Russia è stata una disfatta devastante per Napoleone e il suo Grande Armée. Questa analisi ha dimostrato come il freddo, i materiali, la chimica e la geografia abbiano avuto un impatto significativo sul risultato della campagna.

| Dati della Campagna di Russia di Napoleone | Dettagli | |——————————————–|——————————–| | Numero iniziale di uomini | 685,000 | | Numero finale di uomini | 27,000 | | Percentuale di perdita | >95% | | Numero iniziale di cavalli | 250,000 | | Numero finale di cavalli | Stima non disponibile | | Numero di reggimenti | Variabile (diversi corpi) | | Numero di generali persi | 37 | | Popolazione civile morta | Centinaia di migliaia (stima) | | Chilometri quadrati conquistati | Circa 1,000 km avanzati | | Durata della campagna | 6 mesi (Giugno-Dicembre 1812) |

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Tabella sinottica delle fonti:

N. URL Data di Pubblicazione Fonte Autore
1 https://books.google.com/books/about/The_Campaigns_of_Napoleon.html?id=h3tKQwAACAAJ 1966 “The Campaigns of Napoleon” David G. Chandler
2 https://www.amazon.com/Moscow-1812-Napoleons-Fatal-March/dp/006108686X 2004 “Moscow 1812: Napoleon’s Fatal March” Adam Zamoyski
3 https://www.amazon.com/1812-Napoleons-Russian-Campaign-Richard/dp/0070527317 1990 “1812 : Napoleon’s Russian campaign” Richard K. Riehn
4 https://www.amazon.com/Napoleon-Life-Andrew-Roberts/dp/0143127853 2014 “Napoleon: A Life” Andrew Roberts
5 https://books.google.com/books/about/Napoleon_and_His_Artillery.html?id=25eUvgAACAAJ 1974 “Napoleon and his Artillery” Timothy Wilson-Smith
6 https://books.google.com/books/about/The_Napoleonic_Wars.html?id=bWufDwAAQBAJ 2020 “The Napoleonic Wars: A Global History” Alex Mikaberidze
leggi anche https://www.deductio.it/la-via-della-seta-un-ponte-tra-culture-e-civilta/
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